La necessità di contrastare l’evasione fiscale ha spinto il governo a introdurre una misura estremamente invasiva come il controllo sistematico dei conti correnti e l’abolizione praticamente totale del segreto bancario. Questa iniziativa non è passata inosservata e ha scatenato non solo le prevedibili proteste da parte dei correntisti e delle banche, ma anche critiche da parte delle autorità per la privacy.
Secondo il Garante europeo aggiunto della Privacy, il magistrato italiano Giovanni Buttarelli, tale misura non è legittima a livello europeo e non rispetta i principi costituzionali, sottolineando l’importanza di una revisione prima che venga implementata inutilmente. Buttarelli sottolinea che intensificare i controlli fiscali è un dovere, ma la soluzione proposta per i conti bancari non è praticabile.
Anche il Garante italiano per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, critica aspramente la misura, evidenziando il costo molto alto, ma purtroppo necessario, che comporta. Pizzetti esprime preoccupazione per il fatto che questa iniziativa per contrastare l’evasione fiscale possa compromettere lo stato di diritto.
Questi giudizi non solo mettono in discussione l’attuazione del provvedimento, ma potrebbero influenzare significativamente il suo futuro.