Nel marzo 2011, a Massa è emerso uno scandalo riguardante il cimitero di Mirteto, dove si sono verificate cremazioni multiple e irregolarità significative nel trattamento dei resti umani. Durante la prima udienza del processo, sono state mostrate immagini scioccanti dei procedimenti nel forno crematorio, registrate dai carabinieri di Massa.
Le immagini hanno rivelato che gli addetti ai servizi cimiteriali accatastavano più bare una sopra l’altra e mischiavano le ceneri di diversi cadaveri nelle urne. In particolare, nel 2007 erano stati trovati 550 chili di ceneri e salme che avrebbero dovuto essere cremate secondo le norme.
L’inchiesta, che ha portato al sequestro del forno crematorio nel 2007 e all’arresto di 13 persone, ha coinvolto dodici imputati. Tra di essi vi erano il titolare e nove operai della società gestore del forno crematorio, il funzionario comunale responsabile dell’Ufficio cimiteri e un colonnello dei carabinieri in congedo. Le accuse includevano reati come falso in atti pubblici, corruzione, truffa e abuso d’ufficio.
Più di 100 familiari di defunti si sono costituiti parte civile nel processo. Durante l’udienza, molti di loro hanno reagito con pianto alla visione delle immagini shock che mostravano le condizioni inaccettabili in cui erano stati trattati i loro cari deceduti.